BARUC SPINOZA - Filosofo olandese
BARUC SPINOZA
un "Grande" della filosofia
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Baruc Spinoza - wikipedia
Con l'olandese BARUC SPINOZA la storia cosa ci insegna?
Spinoza, fu cacciato o disassociato, nonchè maledetto in eterno, dall'ebraismo e perseguito dalle altre religioni monoteiste, la Cristiana e Mussulmana.
Ufficialmente morì di tubercolosi, ma tentarono anche di ucciderlo, tanto era l'odio che lo circondava che ci sono dubbi riguardo alla sua morte.
Le sue concezioni di pensiero riguardo a Dio e alla Natura, espresse nel libro "ETICA", furono stampate solo dopo la sua morte e in gran segreto, dai suoi amici.
Chiunque le possedesse era in pericolo di vita.
In vita, sapendo di non aver più nulla da perdere decise di rispondere alla domanda di un giovane teologo.
Domanda, a cui il giovane in questione, non sa rispondere, ma che tormenta ogni mente indagatrice, in particolare egli la pone a BARUC SPINOZA.
Se Gesù che era il Figlio di Dio, che tutto conosceva, perchè ha scelto, per essere posto fra i 12, l'apostolo chiamato GIUDA?
Quello che lo avrebbe fatto condannare a morte?
Domanda talmente inquietante, rispetto al comune modo di pensare, da non poter essere fatta pubblicamente, se non in segreto.
CHI ERA GIUDA?
Giuda una figura umana, la più odiata da sempre.
Gesù non solo sapeva questo, essendo "Onnisciente", (la conoscenza del passato, presente e futuro) ma chiese a Giuda di fare esattamente ciò che fece.
Una teoria che trasforma l'uomo Giuda nel più grande eroe di tutti i tempi.
Sì! GIUDA!
Colui che fu disposto a tradire Cristo, sapendo che sarebbe stato odiato, sempre e da tutti, per la quale azione avrebbe sofferto.
A tal prosposito egli interroga il Cristo, che così gli risponde:
"...tu li supererai tutti perchè sacrificherai l'uomo che mi riveste!
( Vedi a lato il: VANGELO DI GIUDA -
IL vangelo apocrifo di Giuda ( che significa, "da non conoscere"), è tradotto e acquistato dalla National Geographic Society nella forma "Integrale".
In un passo di tale vangelo, Gesù deride i discepoli, che pregano l'entità che loro credono essere il vero Dio, ma che è in realtà il malvagio Demiurgo.
Concezioni, queste, che solo una mente indagatrice come quella di Spinoza poteva affrontare.
Per cui la morte di Cristo, non era qualcosa da evitare, che accadeva in modo improvviso, ma era un obiettivo da raggiungere.
Per il bene dell'umanità.
Se era necessario il sacrificio, era necessario il tradimento, di conseguenza un traditore, non come un involontario partecipante, ma un partecipante volontario al piano divino.
Per cui Gesù non solo orchestrò il suo tradimento, ma lo chiese.
Lo esigette.
Non scelse l'impetuoso Pietro o Giovanni il discepolo che amava, ma scelse l'apostolo che sapeva possedere la forza necessaria per raggiungere questo obiettivo.
Scelse quello che lo amava di più, la cui lealtà era cosi assoluta e profonda che avrebbe accettato persino di essere odiato e maledetto per tutta l'eternità.
Spinoza con il suo acume mentale e spirituale, rovesciava una credenza vecchia di millenni.
In breve, questo è l'uomo Spinoza, che per conservare la sua chiarezza mentale, aveva rifiutato la cattedra di filosofia all'università di Heidelberg, rimanendo un umile molatore di lenti.
Non cercava cattedre o onori dal mondo.
La ricerca della Verità ( Dio), era dettata unicamente dalla sua coscienza, che era al di sopra di tutto e di tutti .
Anche di se stesso.
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CONSIDERAZIONI RIGUARDO ALLA BIBBIA.
La religione tradizionale, intrisa di cerimonie, riti e preghiere, ha come unico scopo quello di alimentare la superstizione e rafforzare il potere dell’autorità ecclesiastica.
Contro questo approccio, Spinoza rilegge in maniera critica la Bibbia e afferma che le Sacre Scritture, una volta liberate dei racconti dei miracoli e dei falsi interventi dei profeti, in realtà si limitano a insegnare una sola grande verità morale, ovvero che OCCORRE AMARE IL PROSSIMO.
Questo, all’atto pratico, significa che la Chiesa si può limitare a chiedere l’obbedienza alla fede, ma non può imporre di credere ai propri dogmi perché non hanno un fondamento razionale.
Questo significa che in materia religiosa è necessaria la tolleranza fra le fedi, perché fra tutte le chiese vi è un fondamento comune.
Questa libertà di pensiero ci ricollega al discorso politico di Spinoza, in quanto lo Stato deve garantire anch’esso la libertà di pensiero, anche riguardo alle religioni, in quanto, nessuna religione ha la libertà o il potere di imporre i suoi dogmi o le sue restrizioni.
IL LIBERO ARBITRIO è in questo: la libertà di ogni individuo
di scegliere o rifiutare
Non esistono patti di sangue.
Dio stesso, ha posto nell'uomo il "Libero Arbitrio", in quanto non lo obbliga nè ha cercarlo e nè a rifiutarlo.
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Di BARUC SPINOZA, in breve....
Baruch Spinoza nacque ad Amsterdam nel 1632 da famiglia sefardita di origine portoghese.
Dopo i tradizionali studi biblici e talmudici, ricevette nel 1656 il herem e venne definitivamente espulso dalla comunità ebraica.
Appreso il latino dal gesuita Franciscus van den Enden, iniziò in quegli anni a comporre le sue prime opere filosofiche, ispirate alla filosofia di Descartes. Ritiratosi a Voorburg iniziò la stesura del Tractatus theologico-politicus, la sola opera pubblicata in vita, apparsa anonima nel 1670.
Si trasferì quindi a l’Aia continuando a lavorare come molatore di lenti ottiche. Ammirato dai filosofi di tutta Europa (Leibniz gli fece visita personalmente, l’Università di Heidelberg gli propose nel 1673 una cattedra che egli rifiutò), morì a in quella stessa città nel febbraio 1677.
L’Ethica ordine geometrico demonstrata, l’opera cui lavorò per molti anni rivedendone continuamente il testo, apparve postuma, segretamente e diffusa altrettanto segretamente, a cura del circolo di amici con cui aveva intrattenuto in vita un vivace rapporto epistolare.
In definitiva, ci si potrebbe porre la domanda:
Baruc Spinoza era un "deista"?
No! Baruc Spinoza non era un deista ma un pensatore panteistico. Spinoza sostiene che Dio e la natura sono una sola sostanza infinita, e non crede in una divinità personale. La sua filosofia si basa su un'unica sostanza divina, che si manifesta attraverso attributi infiniti, come il pensiero e l'estensione. Spinoza rifiuta la visione tradizionale del dualismo cartesiano, proponendo una interpretazione panteistica della realtà. Wikipedia
Il panteismo è una dottrina filosofica e teologica che identifica tutta la realtà con Dio. Derivato dal greco, il termine significa "Dio è Tutto" e "Tutto è Dio", suggerendo che ogni cosa è permeata da un Dio immanente e non trascendente. Questa visione implica che l'Universo o la natura siano equivalenti a Dio, e il concetto è stato ampiamente utilizzato nella storia della filosofia per descrivere posizioni che annullano il molteplice in un'unica sostanza. www.treccani.it
SUE OPERE:
Tractatus de Intellectus emendatione (1661)
(Trattato sull'emendazione dell'intelletto)
Tracatatus theologico-politicus (1670)
Trattato Teologico-Politico
Ethica ( pubblicata postuma)
Etica