L’arca dell’Alleanza è uno degli oggetti più misteriosi di tutti i tempi e sempre ammesso che esista, non è mai stata ritrovata. La sua importanza è dovuta a ciò che dovrebbe contenere: le Tavole dei dieci Comandamenti che Dio dettò a Mosè. Secondo alcune indiscrezioni, è stato detto che la famosa arca dell’alleanza sarà resa presto visibile a tutti e custodita all’interno di un museo.

 

Secondo la Bibbia, che la descrive nel libro dell’Esodo, l’Arca dell’Alleanza è un contenitore in legno d’acacia, ricoperto internamente ed esternamente di oro puro e con quattro anelli d’oro ai lati. Due stanghe di legno d’acacia, anch’esse ricoperte d’oro e che devono rimanere infilate negli anelli, servono per trasportarla. Il coperchio è sormontato da due creature alate con il corpo di leone ed il volto da sfinge. Le dimensioni sono di circa 125 centimetri di lunghezza per 75 di altezza. Infine, sempre nell’Esodo, si dice che Dio fulminasse gli uomini che osavano toccarla. Infatti, secondo la leggenda, l’Arca dell’Alleanza è dotata di poteri soprannaturali, tanto da renderla pericolosa e incontrollabile. In particolari momenti può emettere una specie di bagliore accecante in grado di annientare  migliaia di persone. La Bibbia la menziona anche come “l’Angelo Sterminatore” e fu proprio grazie ai poteri dell’Arca che gli Ebrei riuscirono ad annientare i nemici nel XIII secolo a.C. La Bibbia narra dell’Arca fino al giorno in cui venne collocata nel Tempio di Salomone poi, inspiegabilmente, non la menziona più. Ovviamente sono numerose le teorie che riguardano quest’oggetto così particolare.   Potrebbe essere andata distrutta nel 586 a.C., quando i Babilonesi distrussero il tempio di Gerusalemme dopo averlo conquistato. Ma il secondo Libro dei Maccabei, un libro della Bibbia, riferisce che il profeta Geremia la sottrasse dalla distruzione portandola via dal Tempio e nascondendola sul monte Nebo. Il testo sacro Etiope Kebra Nagast afferma invece che l’Arca sarebbe stata donata da Salomone a Menelik, il quale l’avrebbe affidata ai monaci copti che ancora oggi la custodirebbero in un tempio di Axum. Secondo altri invece sarebbe custodita in una cappella sul lago Tana. In ogni caso, le ipotesi che riguardano l’Etiopia non si possono verificare perché tutti i monaci si rifiutano di mostrarla, trattandosi di un oggetto troppo “sacro”.   Infine un’altra teoria vuole che l’Arca nascosta nel Tempio di Gerusalemme per preservarla dalla distruzione, venne ritrovata nel medioevo dai Templari.

 

 

Tra le tante ipotesi, ci sono anche quelle di chi vuole che sia una potente arma di origine extraterrestre, donata da Dio agli uomini. L’Arca dell’Alleanza è quindi destinata a rimanere un oggetto mitico ancora per chissà quanto tempo. Ma se ciò che racconta la Bibbia, nell’Apocalisse, è vero, l’Arca riapparirà nel giorno del giudizio Universale.   Una recente teoria, avanzata da uno scrittore francese, tenta di dare una spiegazione scientifica ai poteri dell’Arca. Analizzando la descrizione che ne fa la Bibbia, l’Arca è realizzata con lo stesso principio con cui si costruiscono i condensatori elettrici: un contenitore di legno, materiale isolante, rivestito d’oro dentro e fuori. Insomma, non sarebbe altro che un potente generatore di energia elettrica, in grado di produrre forti scariche, fino a 7000 volt.    Sempre secondo questa teoria, un oggetto simile si può caricare di energia se posto in una zona molto secca, dove il campo magnetico naturale può raggiungere i 600 volt/metri verticale. Le stanghe infilate negli anelli, anch’esse di legno e quindi isolate, consentono di spostarla senza essere folgorati.    Secondo alcune indiscrezioni l’arca dell’alleanza sarà custodita in un museo eresa presto visibile a tutti.    Presto il mondo potrà ammirare l’Arca dell’Alleanza descritta nella Bibbia come il contenitore delle Tavole della Legge che Dio consegnò a Mosè e al centro, nei secoli, di ricerche e studi. Lo ha detto in un’intervista video esclusiva, all’ADNKRONOS, il Patriarca Abuna Pauolos: L’arca si trova in Etiopia da molti secoli. Come patriarca l’ho vista con i miei occhi e soltanto poche persone molto qualificate hanno potuto fare altrettanto, finora”.

 

 

Secondo il Patriarca della Chiesa ortodossa d’Etiopia è custodita in una chiesa, ma per difendere quella autentica, una copia del simbolo religioso e’ stata collocata in ogni chiesa del Paese.    Il Patriarca dell’antichissima Chiesa ortodossa d’Etiopia ha voluto accanto a sé in questa avventura il nipote dell’ultimo Negus, capo di una famiglia importante, il cui ruolo è riconosciuto sia in Etiopia che all’estero. Il principe erede che due anni fa riuscì a rappacificare le fazioni musulmana e cristiana al centro in Etiopia di un duro contrasto.   E’ iniziato così il conto alla rovescia per svelare finalmente il mistero della sacra Arca dell’Alleanza, capace, secondo la leggenda, di sprigionare lampi di luce divini e folgori in grado di incenerire chiunque ne fosse colpito, come del resto efficacemente descritto nel cult movie ‘I predatori dell’Arca perduta’. Dalla finzione cinematografica si passerà ora alla realtà.     Vogliamo terminare questo articolo con una profezia legata all’arca dell’alleanza: “…Essa riapparirà visibile a tutti, all’alba di una nuova era feconda di doni divini per l’umanità, dopo secoli e secoli di oscurità religiosa e di bassezza di costumi…”.    Che la profezia si stia per avverare? Staremo a guardare…