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Lucio Anneo SENECA

Salmo 151

 Salmo 151

Il testo della Settanta Salmo 151:1 Οὗτος ὁ ψαλμὸς ἰδιόγραφος εἰς Δαυιδ καὶ ἔξωθεν τοῦ ἀριθμοῦ: ὅτε ἐμονομάχησεν τῷ Γολιαδ. Μικρὸς ἤμην ἐν τοῖς ἀδελφοῖς μου καὶ νεώτερος ἐν τῷ οἴκῳ τοῦ πατρός μου: ἐποίμαινον τὰ πρόβατα τοῦ πατρός μου. 2 αἱ χεῖρές μου ἐποίησαν ὄργανον, οἱ δάκτυλοί μου ἥρμοσαν ψαλτήριον. 3 καὶ τίς ἀναγγελεῖ τῷ κυρίῳ μου; αὐτὸς κύριος, αὐτὸς εἰσακούει. 4 αὐτὸς ἐξαπέστειλεν τὸν ἄγγελον αὐτοῦ καὶ ἦρέν με ἐκ τῶν προβάτων τοῦ πατρός μου καὶ ἔχρισέν με ἐν τῷ ἐλαίῳ τῆς χρίσεως αὐτοῦ. 5 οἱ ἀδελφοί μου καλοὶ καὶ μεγάλοι, καὶ οὐκ εὐδόκησεν ἐν αὐτοῖς κύριος. 6 ἐξῆλθον εἰς συνάντησιν τῷ ἀλλοφύλῳ, καὶ ἐπικατηράσατό με ἐν τοῖς εἰδώλοις αὐτοῦ: 7 ἐγὼ δὲ σπασάμενος τὴν παρ' αὐτοῦ μάχαιραν ἀπεκεφάλισα αὐτὸν καὶ ἦρα ὄνειδος ἐξ υἱῶν Ισραηλ. 1 Οὗτος (dim. prox.N.m.s.) ὁ ψαλμὸς (ψαλμὸς οῦ ὁ ex ψάλλω strappare, pizzicare corde di uno strumento1 da ψάω gr.cl. grattare) ἰδιόγραφος (ἰδιόγραφος -γράφη –ον idiografo, autografo) εἰς (prep. verso usata per il dat. in parall. all’ebr.[ְל [le ) Δαυιδ καὶ ἔξωθεν (avv. fuori) τοῦ ἀριθμοῦ (ἀριθμός -οῦ ὁ): ὅτε (avv. quando) ἐμονομάχησεν (μονομαχέω combattere da solo2 ) τῷ Γολιαδ. Μικρὸς (μικρός -ά -όν val. di sup. il piccolo …) ἤμην (impf. 1s. εἰμί uso delle des.st. del M) ἐν τοῖς ἀδελφοῖς (ἀδελφός -οῦ ὁ fratello) μου3 καὶ νεώτερος (νέος -ά -όν comp.  sup. sott. di tutti) ἐν τῷ οἴκῳ (οἶκος -ου ὁ casa) τοῦ πατρός (πατήρ πατρός ὁ padre) μου: ἐποίμαινον (impf. 3s. ποιμαίνω pascolare) τὰ πρόβατα (πρόβατον -ου τό pecora da προβαίνω camminare avanti) τοῦ πατρός (πατήρ πατρός ὁ padre) μου. 2 αἱ χεῖρές (χείρ χειρός ἡ mano) μου ἐποίησαν (a1s.ind.3pl.ποιέω fare, costruire) ὄργανον (ὄργανον -ου τό strumento musicale), οἱ δάκτυλοί (δάκτυλος -ου ὁ dito) μου ἥρμοσαν (a1s.ind.3pl. ἀρμόζω accordare) ψαλτήριον (ψαλτήριον -ου τό salterio strum. mus. a corde pizzicate simile alla cetra). 3 καὶ τίς (interr. Nm.s. chi?) ἀναγγελεῖ (f.ind.3s. ἀναγγέλλω annunciare [ἀναγγελέ(σ)ει]) τῷ κυρίῳ (κύριος -ου ὁ il Signore) μου; αὐτὸς (dim.Nm.s. stesso) κύριος (κύριος -ου ὁ il Signore), αὐτὸς (dim.Nm.s.) εἰσακούει (pr. ind.3s. εἰσακούω ascoltare). 4 αὐτὸς (dim.Nm.s.) ἐξαπέστειλεν (a1as.3s. ἐξαποστέλλω inviare) τὸν ἄγγελον (ἄγγελος -ου ὁ inviato, angelo) αὐτοῦ (dim.pr.3p.Gm.s.) καὶ ἦρέν (a1as.ind.3s. αἴρω prendere, portare via) με ἐκ τῶν προβάτων (πρόβατον -ου τό pecora da προβαίνω camminare avanti) τοῦ πατρός (πατήρ πατρός ὁ padre) μου καὶ ἔχρισέν (a1s.ind.3s.χρίω ungere) με ἐν τῷ ἐλαίῳ (ἔλαιον -ου τό olio d’oliva) τῆς χρίσεως (χρίσις -σεως ἡ unzione) αὐτοῦ (dim.pr.3p.Gm.s.). 5 οἱ ἀδελφοί (ἀδελφός -οῦ ὁ fratello) μου καλοὶ (καλός -ή -όν bello) καὶ μεγάλοι (μέγας μεγάλη μέγαν grande), καὶ οὐκ (neg.) εὐδόκησεν (a1s.ind.3s. εὐδοκέω compiacersi) ἐν αὐτοῖς (dim.pr.3p.Dpl.) κύριος (κύριος -ου ὁ il Signore). 6 ἐξῆλθον (a2.ind. ἐξέρχομαι andare via) εἰς συνάντησιν (συνάντησις -σεως ἡ incontro + εἰς avv. incontro) τῷ ἀλλοφύλῳ (ἀλλόφυλος -φύλη –ον straniero φυλή -ῆς ἡ tribù, etnia), καὶ ἐπικατηράσατό (a1s.M.ind.3s. ἐπικαταράομαι maledire) με ἐν τοῖς εἰδώλοις (εἴδωλον -ου τό idolo) αὐτοῦ (dim.pr.3p.Gm.s.): 7 ἐγὼ δὲ σπασάμενος (ptcp.a1s.M.N.m.s. σπάομαι tirare, estrarre) τὴν παρ' αὐτοῦ μάχαιραν (μάχαιρα -ας ἡ spada da μάχομαι combattere) ἀπεκεφάλισα (a1s.ind.3s. ἀποκεφαλίζω decapitare) αὐτὸν (dim.pr.3p.Am.s.) καὶ ἦρα (a1as.ind.1s. αἴρω togliere) ὄνειδος (ὄνειδος -ους τό vergogna) ἐξ υἱῶν (υἱός -οῦ ὁ) Ισραηλ.

Il v. 1 contiene due elementi: l’attribuzione a Davide (con la notazione che il Salmo in questione si trova fuori dal numero canonico di 150) e il riferimento all’episodio tratto dai racconti su Davide nel I e II Libro di 1 si considerino i termini “toccata” in uso nella musica strumentale del Tardo-Rinascimento e del PrimoBarocco che pone l’accento sul toccare lo strumento (in part. a tastiera o a corde pizzicate) e il termine del Primo –Rinascimento “tastar de corde” usato per la musica italiana per liuto del primo Cinquecento. 2 si potrebbe dire “a singolar tenzone” … 3 cfr. Lc 1:42 … Εὐλογημένη σὺ ἐν γυναιξίν Samuele. Tale riferimento per i Salmi canonici è tradizionale e generalmente “posticcio” oltre che posteriore; il Salmo 151 è costruito secondo lo schema del racconto di 1 Samuele 16:1-23 - 17:1-58. Un confronto con alcuni racconti, raccolti alla spicciolata in 2 Samuele 21: 15-22, ci rivela particolari interessanti: abbiamo quattro versioni di racconti nei quali viene ucciso un nemico di gigantesca statura, in un episodio l’uomo si chiama Goliath: non è mai Davide ad affrontarlo! 1) 2 Sam 21:15 Ci fu di nuovo guerra tra i Filistei e gli Israeliti. E Davide scese con la sua gente a combattere contro i Filistei. Davide era stanco 16 e Isbi-Benob, uno dei discendenti di Rafa, che aveva una lancia di bronzo del peso di trecento sicli e portava un'armatura nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; 17 ma Abisai, il figlio di Seruia, venne in soccorso al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora la gente di Davide gli fece questo giuramento: «Tu non uscirai più con noi a combattere ed eviterai che si spenga la lampada d'Israele». 2) 18 Dopo questo ci fu un'altra battaglia con i Filistei, a Gob; allora Sibecai il Cusatita uccise Saf, uno dei discendenti di Rafa. 3) 19 Ci fu di nuovo battaglia con i Filistei a Gob; ed Elcanam, figlio di Iaare-Oreghim di Betlemme, uccise Goliat di Gat, che aveva una lancia robusta come un subbio da tessitore4 . 4) 20 Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita in ciascuna mano e in ciascun piede, in tutto ventiquattro dita, e che era egli pure dei discendenti di Rafa. 21 Egli insultò Israele, e Gionatan, figlio di Simea, fratello di Davide, l'uccise. 22 Questi quattro uomini erano nati a Gat, della stirpe di Rafa. Essi perirono per mano di Davide e per mano della sua gente. Il versetto 22 cerca di accomodare la questione concludendo che i quattro, tutti di Gat e discendenti di Rafa, quindi di alta statura e di fisico imponente, muoiono “per mano di Davide e della sua gente.” Il v. 19 deve essere stato il nucleo dal quale fu poi elaborato l’ampio racconto di Davide che affronta Golia che appare come un’aggiunta. Si noti come nell’episodio di Davide e Golia Saul non conosca ancora Davide che è già presso il re come scudiero e suonatore d’arpa nel capitolo precedente e lo tenga presso di sé dopo l’eroico duello vinto con il gigante. Il capitolo 17 dove l’eroe è Davide è la ripresa di una tradizione, che ci giunge in frammenti, che viene elaborata unendo i diversi elementi: il nome del gigante: Goliath e la sua origine: è di Gath della stirpe di Rafa, le armi terribili e bellissime che indossa, la sfida e l’insulto ad Israele; Davide diventa l’eroe ragazzino che ha ragione del gigante. Davide è il figlio minore di Isai (1 Sam 16:11 Poi Samuele disse a Isai: «Sono questi tutti i tuoi figli?» Isai rispose: «Resta ancora il più giovane, ma è al pascolo con le pecore». Samuele disse a Isai: «Mandalo a cercare, perché non ci metteremo a mangiare prima che sia arrivato qua».) Davide costruisce uno strumento non meglio definito, il testo ebraico parla di ugab una sorta di flauto, e accorda un salterio. Il rapporto tra Davide e la musica, sa suonare evidentemente con perizia l’arpa (1 Sam 16:23 Or quando il cattivo spirito permesso da Dio veniva su Saul, Davide prendeva l'arpa e si metteva a suonare; Saul si calmava, stava meglio e il cattivo spirito andava via da lui.) e una sorta di cetra che viene chiamata salterio (in ebraico kinnor); il riferimento alla musica, che qui si interrompe bruscamente, nel testo ebraico sembra collegarsi logicamente alla pratica del salmeggiare: “e voglio dare gloria a YHWH”. Il senso del v.3 non pare logicamente coordinato al resto: può trattarsi del coraggio e della forza che Davide stesso vanta di fronte a Saul: 1 Sam 17: 34 … «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre e talvolta veniva un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. 35 Allora gli correvo dietro, lo colpivo, gli strappavo dalle fauci la preda; e se quello mi si rivoltava contro, lo afferravo per le mascelle, lo ferivo e l'ammazzavo. 36 Sì, il tuo servo ha ucciso il leone e l'orso; questo incirconciso, Filisteo, sarà come uno di quelli, perché ha coperto di vergogna le schiere del Dio vivente». Il suo coraggio e la sua forza sono certo ben note a Dio senza che alcuno gliele riferisca. Dio manda Samuele ad ungerlo: 1 Sam 16:12 Isai dunque lo mandò a cercare, e lo fece venire. Egli era biondo, aveva begli occhi e un bell'aspetto. Il SIGNORE disse a Samuele: «Àlzati, ungilo, perché è lui». 13 Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del SIGNORE investì Davide. Davide viene scelto da Dio in contrasto all’apparenza (1 Sam 16:6-10) i suoi fratelli sono più grandi e robusti: 1 Sam 16:7 Ma il SIGNORE disse a Samuele: «Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l'ho scartato; infatti il SIGNORE non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo: l'uomo guarda all'apparenza, ma il SIGNORE guarda al cuore». 4 cfr. 1 Sam 17: 7 L'asta della sua lancia era robusta come un subbio di tessitore … i vv. 6.7 raccontano in sintesi lo scontro con Golia, ma il nome del nemico non è citato; si fa riferimento alla maledizione: 1 Sam 17:43 Il Filisteo … maledisse Davide in nome dei suoi dèi, non si dice del colpo di fionda, ma solo della decapitazione dell’avversario ad opera di Davide con la spada di quello. Si noti come non vi sia cenno, nei brevi racconti, di 1 Sam 21 al fatto che il gigante ucciso sia stato poi decapitato. Davide toglie così il disonore da Israele. Il testo della Vulgata Il Testo che segue, presente in molte edizioni della Vulgata, non fu tradotto da San Girolamo di Stridone, ma deriva dalla Vetus Latina, che è una traduzione del testo greco della LXX 1 hic psalmus proprie scriptus David et extra numerum cum pugnavit cum Goliad pusillus eram inter fratres meos et adulescentior in domo patris mei pascebam oves patris mei 2 manus meae fecerunt organum digiti mei aptaverunt psalterium 3 et quis adnuntiabit Domino meo ipse Dominus ipse omnium exaudiet 4 ipse misit angelum suum et tulit me de ovibus patris mei et unxit me in misericordia unctionis suae 5 fratres mei boni et magni et non fuit beneplacitum in eis Domino 6 exivi obviam alienigenae et maledixit mihi in simulacris suis 7 ego autem evaginato ab eo ipsius gladio amputavi caput eius et abstuli obprobrium de filiis Israhel 1 hic psalmus (psalmus, –i salmo) proprie (avv. personalmente, individualmente) scriptus (scribe, -is, scripsi, scriptum, scribere) David (Gs. ind.) et extra (prep.+A.) numerum (numerus, -i numero) cum (cng. quando) pugnavit (pugno, -as, pugnavi, pugnatum, pugnare) cum (prep.+Ab.) Goliad (Ab.s. indecl.) pusillus (pusillus, -a, -um piccolo cfr. pusus, -i ragazzino) eram (ind. impf. 1s.esse essere) inter (prep. + A.) fratres (frater, fratris fratello) meos (meus, -a, -um) et adulescentior (adulescens, -entis ptcp. di adolesco  agg.) in domo (domus, -us casa5 ) patris (pater, patris padre) mei (meus, -a, -um) pascebam (pasco, -is, pavi, pastum, pascere pascolare) oves (ovis, ovis pecora) patris (pater, patris padre) mei (meus, -a, -um). 2 manus (manus, -us) meae (meus, -a, -um) fecerunt (facio, is, feci, factum, facere fare) organum (organum, - i strumento) digiti (digitus, i dito) mei (meus, -a, -um) aptaverunt (apto, -as, aptavi, aptatum, aptare preparare per essere usato) psalterium (psalterium, ii salterio) 3 et quis (pr.int.Nm/fs.) adnuntiabit (adnuntio, -as, -avi, -atum, -are) Domino (dominus, i signore, padrone usato per Dio) meo (meus, -a, -um) ipse (ipse, -a, -um) Dominus (dominus, i signore, padrone usato per Dio) ipse (ipse, -a, -um) omnium (omnis, -e) exaudiet (exaudio, -is, -ivi, -itum, -ire). 4 ipse (ipse, -a, -um) misit (mitto, -is, -isi, -ittum, -ere) angelum (angelus, -i angelo, messaggero, inviato) suum (suus, -a, -um) et tulit (fero, fers, tuli, latum, ferre portare) me (pr.1p.As.) de (prep. + Ab.) ovibus (ovis, ovis pecora) patris (pater, patris padre) mei (meus, -a, -um) et unxit (ungo (unguo), -is, unxi, unctum, ungere ungere) me (pr.1p.As.) in misericordia6 (misericordia, ae misericordia) unctionis (unctio, -onis unzione) suae (suus, -a, -um) 5 fratres (frater, fratris fratello) mei (meus, -a, -um) boni (bonus, -a, -um) et magni (magnus, -a, -um) et non fuit (ind. pf. 3s. esse essere) beneplacitum (beneplacitum, i compiacimento) in eis (pr.3p.Ab.pl.) Domino (dominus, i signore, padrone usato per Dio) 6 exivi (ex-eo, -is, ivi/-ii, -itum, -ire ) obviam (avv. incontro) alienigenae (alienigena, ae straniero) et maledixit (maledico, -is, -dixi, -dictum, -ere) mihi (pr.1p.Ds.) in (prep.+Ab.) simulacris (simulacrum, i da simulo immagine, rappresentazione, idolo) suis (suus, -a, -um). 7 ego (pr.1p.Ns.) autem (cngz. avv. ma) evaginato (evagino, -as, -avi, -atum, -are trarre dal fodero) ab (prep.+Ab.) eo (pr-3p.Ab.s.) ipsius (ipse, -a, -um) gladio (gladius, ii gener. spada) amputavi (amputo, -as, - avi, -atum, -are) caput (caput, capitis capo) eius (pr.3p.G.s.) et abstuli (ab-fero, -fers, -tuli, -latum, -ferre togliere) obprobrium (obprobrium, ii [opprobrium, ii] vergogna, disonore) de (prep. + Ab.) filiis (filius, ii figlio) Israhel (Gs. indecl.)