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Lucio Anneo SENECA

MONOTEISMO ISLAMICO - POLITEISMO CRISTIANO

 

 

IL DOVERE DI SAPERE.

MONOTEISMO ISLAMICO E POLITEISMO CRISTIANO

 

Allah è per i Musulmani il Dio unico ed Uno, eterno, onnipotente, onnisciente, totalmente libero, assolutamente trascendente e non comparabile con nessuna delle Sue creature, inconoscibile dagli uomini se non per mezzo della rivelazione del Corano.

Non esistono per l’Islam altre divinità di nessun genere, intermedie tra l’uomo ed Allah.

Dunque il profeta Maometto, pur essendo l’ultimo ed il più grande dei profeti, è semplicemente un uomo, così come Gesù, onorato e venerato nell’Islam anch’egli come un grande profeta, ma pur sempre solamente un uomo.

La principale accusa che l’Islam rivolge al Cristianesimo è quella di “politeismo” ," adoratori di più dei ",e ciò per varie ragioni.

Innanzitutto c’è il dogma cristiano della Trinità.

In effetti questo dogma è stato elaborato molto lentamente nella storia del Cristianesimo ed ha assunto la sua forma definitiva solo nel quarto secolo dopo Cristo : “Dio è una Sostanza, ma tre Persone distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”.

A questo compromesso si è arrivati dopo secoli di discussioni, scomuniche reciproche ed anche episodi di violenza.

Ma, mentre la Teologia cristiana afferma che questo dogma non intacca l’unicità di Dio, l’Islam ci vede invece tre vere e proprie divinità ed inoltre ritiene una grave bestemmia l’affermazione che Dio possa avere un figlio.

Poi c’è la questione del culto cristiano della Madonna, cioè, praticamente, l’adorazione di una divinità femminile, anche se di rango inferiore alla Trinità.

La Teologia cattolica, un po’ arrampicandosi sugli specchi, fa differenza tra Latria (culto dovuto a Dio), Iperdulia (culto dovuto alla Madonna) e Dulia (culto dovuto ai santi), ma in tal modo praticamente ammette il suo politeismo, perché, come tutti i politeismi, ammette l’esistenza di divinità di diverso rango poste in un ben definito ordine gerarchico.

Il dogma cristiano della divinità della Madonna è stato proclamato addirittura quattro secoli dopo la morte di Cristo nel concilio di Efeso svoltosi nel 431 d.C.

Fino a quel concilio la Madonna era ritenuta soltanto Christotokos, cioè madre dell’uomo Gesù.

Questa concezione fu ribaltata e Maria fu proclamata Theotokos, cioè “madre di Dio”.

Per l’Islam anche questa espressione “madre di Dio” è una bestemmia inconcepibile, così come lo è il culto rivolto ad una divinità femminile, in qualsiasi modo lo si voglia chiamare.

In effetti, col diffondersi del cristianesimo tra i pagani, era quasi impossibile per la Chiesa eliminare qualsiasi forma di politeismo e, soprattutto nel caso del culto alla Madonna, vennero assorbiti culti di dee femminili molto più antichi come quello di Iside, spesso rappresentata col dio Horus bambino in braccio, proprio come la Madonna e Gesù bambino.

Ma l’Islam critica duramente anche il culto dei santi che, d’altra parte, è fortemente criticato da alcuni cristianesimi diversi dal cattolicesimo.

Soprattutto nella forma cattolica del cristianesimo, il culto della Madonna e dei santi assume in alcuni strati della popolazione una valenza superiore al culto di Gesù, per non parlare del culto di Dio Padre, ormai quasi completamente abbandonato.

In un sondaggio SWG per “Famiglia Cristiana” si legge una curiosa classifica delle divinità più adorate dai cattolici italiani: Padre Pio 31% – Sant’Antonio 25% – Madonna 9% – San Francesco 7% – San Giuseppe 4% – Santa Rita 4% – Gesù 2% – San Gennaro 1% – Maria Tersa di Calcutta 1%. Seguono gli altri (tra i quali Dio Padre !) con percentuali inferiori all’1%.

Queste considerazioni ci fanno quasi venire il dubbio che gli islamici abbiano ragione ….

Ma c’è ancora dell’altro: la vera e propria adorazione di immagini “miracolose” della Madonna o dei santi, così come quella delle statue spesso portate in processione, tipica della forma cattolica del cristianesimo, è per l’Islam una vera e propria forma di idolatria, una ulteriore prova del politeismo cristiano.

Nell’Islam è severamente vietata qualsiasi rappresentazione del divino.

Queste brevi considerazioni ci rendono molto scettici sugli attuali tentativi della Chiesa Cattolica di “conciliazione” e “rispetto reciproco” con l’Islam.

In un tale tentativo potrebbero avere meno problemi le confessioni protestanti che, su molti aspetti che abbiamo descritto, hanno un giudizio simile a quello islamico.

 

Fonte : 

Giuseppemerlino's Blog