VERITAS NUMQUAM PERIT - La Verità non muore mai!!!
Lucio Anneo SENECA

Ipazia di Alessandria - martire pagana, uccisa dai cristiani.

 


 Nel cercare la VERITA'....
 ACCERTIAMOCI DI OGNI COSA.
(1 Tess. 5:12 )


IPAZIA  di ALESSANDRIA

 

Un personaggio femminile, di tutto rispetto, da non dimenticare.

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( Dalla Histoire ancienne de l’Église III, p. 301 )

 " Prima scienziata della storia, celebre per la sua attività di matematica e astronoma. La sua è una figura tragica, inghiottita da improvvisa morte violenta per mano di quelle armate cristiane che nel IV secolo dopo Cristo annientarono intere civiltà in nome della verità rivelata. Le guerre che ne seguirono videro molti intellettuali di estrazione platonica massacrati crudelmente, specialmente quando di sangue ebreo. Tra questi c’era anche Ipazia."
Le sue osservazioni astronomiche, malgrado i mezzi dell'epoca, sono ancora oggi, valide.

http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1271163303.htm>

  Ricordare la vicenda umana di Ipazia non è fare del facile anticlericalismo, né fare una critica distruttiva del sentimento religioso, che personalmente rispetto.

E' fare una denuncia del fanatismo religioso, di qualunque religione si tratti.

E' fare una denuncia dell'uso della religione a scopi politici, dell'uso della religione come strumento del potere.

Obiettivo su cui dovrebbero convergere quanti rifiutano la chiesa dei Torquemada e vogliono invece la chiesa dei S. Francesco.

Per cui non sarebbe male che la Chiesa cattolica, segnata sempre più pesantemente da preti pedofili e scandali finanziari, oltre a celebrare se stessa con inopportune manifestazioni hollywoodiane e milionarie, come quella recente di Milano, cancellasse Cirillo, mandante di un assassinio, dall'elenco dei suoi santi. Per un minimo di decenza e di rispetto degli stessi cattolici. 

 

Riferimento: http://www.agoravox.it/Ipazia-d-Alessandria-e-San-Cirillo.html 

 Dati anagrafici di Ipazia. ( 370 - 415 )

Visse al tempo dell'imperatore d'Oriente Arcadio (377-408 ) e di suo figlio Teodosio ( 401-450 ).

Secondo il Suda, enciclopedia bizantina del x secolo, era figlia di Teone, geometra e filosofo, ultimo direttore del museo di Alessandria.

Ipazia fu nota per il suo sapere nel campo della matematica e della filosofia platonica.

Fu a capo della scuola neoplatonica di Alessandria.

Tra i suoi allievi ebbe Synesius di Cirene che intorno al

410 divenne vescovo cristiano di Tolemaide ( odierna Tolmeita, o Tulmaythah in Libia ).

Ipazia era pagana.

 Opere di Ipazia

Tra le opere di Ipazia si annoverano:

* Un commentario sull'aritmetica di Diofanto diAlessandria

* Un commentario sulle Coniche di Apollonio di Perga

Inoltre Ipazia provvide a curare l'edizione di un'opera di

suo padre: Il commentario sull'Almagesto di Tolomeo.

L'ambiente di Alessandria.

Con il terzo editto del 391 dell'imperatore Teodosio la persecuzione anti-pagana s'intensificò e molti cristiani si sentirono autorizzati ad iniziare la distruzione degli edifici pagani.

Ad Alessandria il vescovo Teofilo avviò una sistematica campagna di distruzione dei templi. Il tempio di Separapide, divinità greco-egizia che riuniva in sè Zeus ed Osiride, venne assediato dai cristiani.

Il vescovo Teofilo ed il prefetto Evagrio, insieme con gli uomini della guarnigione militare, iniziarono l'opera di demolizione.

Il vescovo Teofilo volle dare il buon esempio dando il primo colpo contro la colossale statua del dio Separapide.

Durante l'azione di repressione religiosa la famosa

biblioteca di Alessandria fu incendiata dai cristiani.

Nel 412 Cirillo prese il posto dello zio, il vescovo Teofilo,

e divenne patriarca di Alessandria.

Il prefetto di Alessandria Oreste ebbe dei contrasti con Cirillo e fu amico di Ipazia.

" Rancori profondi e paure indistinte armavano le mani di coloro che erano in grado solo di ubbidire alle voci più estreme ascoltando i suggerimenti di chi nutriva progetti personali di potere.

Una donna che andava sola per le vie annunciando la bellezza della filosofia, ossia la via della liberazione attiva dalle passioni e i modi della contemplazione, era il bersaglio naturale dell’odio che nasceva dalla paura.

Ipazia parlava in pubblico infrangendo antiche leggi scritte e non scritte , sconvolgeva pericolosamente le misere certezze che i capi suggerivano: insegnava a pensare, proprio lei, una donna, quell’essere che Aristotele aveva insegnato essere un uomo «diminuito» e inferiore..."

 Alessandria : Dopo l'assassinio di Ipazia i suoi allievi abbandonarono la città. Alessandria perse definitivamente il suo ruolo di centro culturale.