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Lucio Anneo SENECA

Girolamo Savonarola

Condanna di Savonarola al rogo, in Firenze

Savonarola, un uomo che non si fece mancare il coraggio di denunciare pubblicamente politica e religione.

GIROLAMO SAVONAROLA.

il "predicatore dei disperati "

 

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Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola

nato a Ferrara il 21 set. 1452 - morto a Firenze, 23 maggio 1498 era un frate appartenente all'ordine dei domenicani consapevole di sciagure venienti su Firenze e L'Italia si battè per l'instaurazione di un governo teocratico per la Repubblica fiorentina, dopo la cacciata dei Medici.

Scrisse componimenti poetici. Una sua canzone risalente al 1472 dice: De ruina mundi....la terra è sì oppressa da ogne vizio, / che mai da sè non leverà la soma,/A terra se ne va il suo capo, Roma,/Per mai più non tornar al grande offizio...

 In una succesiva nel 1475 " De ruina Ecclesia " , paragona la Roma papale

all'antica corrotta Babilonia.

Nella scelta della sua vocazione religiosa, motivata dalla percezione di una forte decadenza dei costumi. Scrisse alla famiglia : " Scelgo la religione perchè ho visto l'infinita miseria degli uomini, gli stupri, gli adulteri, le ruberie, la superbia, l'idolatria, il turpiloquio, tutta la violenza di una società che ha perduto ogni capacità di bene...Per poter vivere libero ho rinunciato a una donna, per poter vivere in pace mi sono rifugiato in questo porto della religione "

Savonarola chiamato dai suoi oppositori

 " il predicatore dei disperati"

dal 1' agosto 1940, imperniò le sue predicazioni sulla necessità immediata e rinnovamento e flagellazione della Chiesa e non temette di accusare governanti e prelati, " niente di buono è nella Chiesa ...dalla pianta dei piedi fino alla sommità non è sanità in quella

, ma anche filosofi e letterati,

 viventi e antichi."

 

Ebbe il favore dei semplici, dei poveri, degli scontenti e degli oppositori della famiglia dè Medici,

 Il 6 aprile,mercoledi di Pasqua predicò a Palazzo Vecchio, davanti alla Signoria, affermando che il bene o il male di una città provengono dai suoi capi,

 ma essi sono

superbi e corrotti, sfruttano i poveri, impongono tasse onerose, falsificano la moneta."

 

L'11 agosto 1492 il cardinale Rodrigo BORGIA fu elevato agi onori papali con nome di Alessandro VI, al riguardo Savonarola scrisse....

"Tu non cognosci la via delle cose di Dio; io ti dico che se'l venisse Santo Piero adesso in terra e volesse riformare la Chiesa, el non potria, anzi saria morto. "

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Volle che i suoi frati, fossero

un effettivo ordine mendicante, privi di ogni bene privato e cominciò con il vendere i possedimenti dei conventi e gli

 oggetti personale dei frati,

distribuendo il ricavato ai poveri, e fece economie nelle vesti e nel cibo; in questo modo del resto aumentavano le offerte ai conventi.

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Nel 1497 fu scomunicato dallo stesso papa Alessandro VI, l'anno dopo fu impiccato  e bruciato sul rogo come " eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove, nel 1559 i suoi libri furono inseriti nell'indice dei libri proibiti.

 

  Nei secoli seguenti gli scritti sono stati riabilitati e considerati " importanti " e degni di attenzione .

Ora è "servo di Dio ". Dopo 400 anni è stata avviata la causa di beatificazione.